"Quando ripenso a quegli anni lontani è come se li guardassi attraverso un vetro impolverato. Il passato è qualcosa che può vedere, ma non può toccare e tutto ciò che vede è sfocato, indistinto."
Ci sono film che restano sospesi nel tempo, ti trascinano in un luogo facendoti assaporare ogni tradizione, cultura, pensiero; sembra non abbiano fine perché prendono corpo nel tuo spazio reale, la sensualità filtra dalle immagini, la musica accompagna tutto ció che è visivo, le parole diventano superflue. Film come “In the mood for love”. C’è qualcosa di autobiografico, quella Hong Kong degli anni ’60 quando Wong era giovane e i legami nascevano dalla gentilezza dell’incontro… Ora vive la nostalgia delle armonie assumendo tutto il caldo sapore di un ricordo, quando spesso l’indifferenza si alterna all’insofferenza. La sensazione che chi conosce veramente i giochi dei sentimenti puó fare a meno di gridare…in fondo l'amore sembra non concretizzarsi mai ma resta un sentimento che cambia le vite. Vaniel Maestosi per cinemadelsilenzio.it