Di seguito gli articoli e le fotografie che contengono le parole richieste.
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La prima cosa che colpisce del lavoro del fotografo Ceco Jan Saudek è che le persone nelle sue fotografie di nudi sono gente comune, persone della porta accanto, e non supertop da copertina. La seconda che molte delle sue immagini sono divertenti: ricordo ancora il pomeriggio della fine deglia anni 90 in cui, in una libreria in centro, con un amica e un'avventore causale, girammo assieme le pagine di uno dei suoi primi libri sbellicandoci dalle risate.
Le sue immagini esplorano più i sogni che la realtà, sebben fortemente caratterizzate dalla sanguigna personalità sempre espressa dalla persona ritratta, e dall'uso della colorazione manuale dell'immagine che produce per se un effetto onirico e non realistico, anche se, ad onor del vero, la scelta di Jan fu dettata dalla accidentale difficoltà di reperire pellicole e sviluppi a colori. Le sue immagini sono contemporaneamente un pugno nello stomaco ed un gioioso inno alla vita, sprizzano forza da tutti i pori, a volte in modo divertente, a volte pateitco, o altre volte un pelo volgare... proprio come la vita vera.
Da un paio di anni Jan Saudek si è dotato di un grandioso sito internet con quasi 400 sue immagini online, ed anche alcune della sua modella/musa/moglie Sarah. Obbligatoria la vista, senza fretta, e la riflessione: sulla vita in genere e sul modo tutto particolare di Jan e Sarah di comunicarla.
Sàra incinta
2 Big 4 U 1981
Rainbow
Espada 1996
Parabellum
Sonho alusivo 1976
Untitled 1987
Luisa 1987
Phorographer as Jesus 1991
TV Lovers 1991
A conquista do Paraíso 1995
Shy Congratulators 1996
Pieta 1997
Vendedor de carne branca 1997
Rapariga checa cantando 1990
Ida 1990
Untitled 2003
La tecnica di Jan Saudek
Jan Saudek è uno di questi, egli è considerato uno dei principali artisti cecoslovacchi contemporanei, è un grande fotografo, un eccellente Pittore e fine calligrafo. Nato nel '35 è sopravvissuto alla deportazione nazista mangiando erba e dentifricio. Durante gli anni del regime Saudek, che ancora non era conosciuto come artista, lavorava in fabbrica (e lo ha fatto per 32 anni) ma durante il tempo libero coltivava la sua passione per l'arte e la fotografia nell'umida cantina di casa sua.
In questo modo la sua personalità artistica diventa sempre più forte e sempre più definita. Le sue immagini parlano di maternità, di esibizionismo, di feticismo ma anche di parodia del corpo umano, con uno stile assolutamente unico e inimitabile.
Le modelle sono, in genere, sue amiche o conoscenti, come la sua bella compagna e altrettanto valida artista Sára Saudková, che fotografa spesso insieme alla sua amica Olga. Nelle foto di Saudek appare un unico uomo: egli stesso. Dice che non lo fa per narcisismo ma per semplificarsi la vita perchè gli uomini quando devono posare nudi sono sempre impacciati e imbarazzati così fotografa se stesso e risolve il problema.
Non sempre è soddisfatto delle proprie opere ma ammette che se vedesse le sue foto fatte da qualcun altro morirebbe di invidia. Dichiara in un intervista rilasciata in occasione della pubblicazione di un suo libro: "Se una fotografia non racconta una storia non è una fotografia. Forse è la storia di tutti i nostri pensieri, quelli che diventano pubblici e sfidano i luoghi comuni e quelli che per pudore restano confinati".
Le sue foto, in origine erano in bianco e nero o virate seppia, poi decise di sottoporre alcuni amici ad un test: mostrò loro tre versioni di una stessa foto, una in bianco e nero, una virata seppia ed una colorata a mano, tutti scelsero quest'ultima, così prese la decisione di colorare manualmente i suoi scatti in bianco e nero con colori trasparenti ad acqua dando vita a capolavori di straordinaria bellezza.
Le riprese, durante i suoi primi anni di carriera artistica, venivano effettuate in una cantina, usando come sfondo un muro scrostato dall'umidità che era perfetto per sfumature e tonalità di grigio che restituiva alle foto. Ora può permettersi diversi appartamenti anche lussuosi ma in tutti ha riprodotto quello stesso muro che ha usato tante volte in gioventù.
[di Annamaria da sestazona.it]
Nel 1985 usciva una pellicola filmograficamente di qualità piuttosto mediocre, ma dai contenuti decisamente arguti ed ancora attuali. Era stata scritta e diretta da Luciano De Crescenzo, ed era tratta dall'omonimo romanzo del 1977 dell'autore napoletano: "Così parlò Bellavista". La scena più bella è forse poprio quella sull'infinita diatriba di cosa "è arte" e cosa "non è arte" in ambito moderno e contemporaneo. Così, partendo dalle attese dell'italo-argentino Lucio Fontana, per arrivare alla pop-art del day-by-day di Tom Wesselmann, l'autore napoletano ci fa ridere amaramente, ma di gusto:
Ecco lo scultore (Pittore?) argentino Lucio Fontana ritratto durante una dei suoi innumerevoli soggiorni italiani con un'istantanea spettacolare da nientepopodimenochè Ugo Mulas:
PHOTO UGO MULAS
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di davide del 27/01/2007 alle 23:48, 6125 link
Ritratto del Pittore Giampaolo Talani all'inaugurazione della galleria RestArt a Bologna ...
di davide del 12/05/2007 alle 18:34, 3289 link
Ritratto del Pittore Gioacchino Loporchio alla galleria RestArt a Bologna - Guarda anche la fotografia: http://www.davidegazzotti.com/dblog/fotografia.asp?fotografia=121 ...
di davide del 12/05/2007 alle 18:33, 4822 link
Ritratto del Pittore Gioacchino Loporchio alla galleria RestArt a Bologna - Guarda anche la fotografia: http://www.davidegazzotti.com/dblog/fotografia.asp?fotografia=122 ...
di davide del 12/05/2007 alle 18:01, 7701 link
Ritratto del Pittore Gioacchino Loporchio alla galleria RestArt a Bologna - Guarda anche la fotografia: http://www.davidegazzotti.com/dblog/fotografia.asp?fotografia=121 ...
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